Ogni mattina, appena sveglia, metto su la moka che ho preparato amorosamente la sera prima. La torrefazione del mio piccolissimo paesino in collina vende un caffè buonissimo, non troppo tostato, proprio come piace a me. Non parliamo poi della mia moka, è della Lagostina e l’ho presa coi punti del Conad ormai 7-8 anni fa; non la cambierei con nessun’altra al mondo, è la mia vissutissima moka e fa il caffè proprio come piace a me.
Da qualche settimana, però, preparare il mio caffeino la mattina alle 6, con quel meraviglioso odore che si diffonde e che vuol dire “Buongiorno”, è ancora più bello, perché metà di quel caffè lo lascio, come un pegno d’amore per l’inizio della sua giornata, al mio Nano, che ci si prepara il caffellatte alle 7, quando è quasi un’ora che io me ne sono andata di casa. Ecco, anche se non gli do il bacino del buongiorno per paura di svegliarlo, anche se non lo abbraccio fino all’ora di cena, praticamente, da quando gli lascio il caffè mi sembra di lasciargli un piccolo pensiero d’amore mattutino e sono più felice! E quando mi arriva il suo whatsapp con scritto “grazie mammina del caffè” con la faccina che manda il bacino, io mi sciolgo un po’ di più d’amore. Come saranno sciocche queste mamme!
Rieccomi! Mi hai fatto tornare in mente questa canzone:
Che ne pensi?
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Non la conoscevo! La sensazione è proprio quella!
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Mi fa molto piacere che anche tu abbia apprezzato questa stupenda canzone. Nel mio blog puoi trovarne tante altre: infatti quando replico ai miei commentatori spesso chiudo la risposta con il video di un brano inerente al concetto che ho appena espresso. Nei commenti a questo post, ad esempio, ne ho caricati una decina: https://wwayne.wordpress.com/2015/06/28/una-spalla-su-cui-ridere/. Grazie per la risposta! 🙂
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